Preghiera
L’Islam è una religione che si basa su cinque pilastri (la professione di fede, la preghiera rituale, l’elemosina, il digiuno obbligatorio e il pellegrinaggio alla Mecca). Il secondo pilastro è dedicato alla preghiera. La preghiera è una delle pratiche rituali, ben definite e codificate, previste dall’Islam.Sono previsti cinque momenti di preghiera individuale al giorno, da effettuarsi in momenti stabiliti: la prima, si svolge circa un’ora e mezza prima dell’alba, la seconda ha luogo tra l’inizio e la metà del pomeriggio, la terza da metà pomeriggio fino al tramonto, la quarta dal tramonto, fino a un’ora e mezza dopo e la quinta durante la notte. Gli orari sono determinati dalla rotazione della terra attorno al suo asse. Infatti, per l’Islam la relazione con il tempo è molto importante: il sole è utilizzato per calcolare quando effettuare la preghiera quotidiana; la luna, invece, aiuta a determinare mesi e anni.Ogni venerdì si tiene una preghiera comune: ha inizio nel primo pomeriggio, ed è preceduta da una predica in arabo o nella lingua del posto.
Pregiudizio
Il termine designa, con una connotazione negativa, qualsiasi giudizio sfavorevole od ostile frutto di una valutazione superficiale, generalizzante e rigida che implica cioè non solo un scarsa conoscenza dell’oggetto della valutazione, ma anche il rifiuto a verificare che tale giudizio sia fondato, pertinente e coerente. Il pregiudizio crea quindi una tendenza ad allontanarsi dall’oggetto: il soggetto si rifiuta di approfondirne la conoscenza perché lo ha già classificato come negativo. Si può ricorrere alla formulazione di un pregiudizio non solo nella condizione di assenza di informazioni, ma anche in presenza di informazioni abbondanti ma ridondanti e imprecise. In quest’accezione, il pregiudizio è un procedimento di semplificazione della realtà. Il pregiudizio può anche essere riferito a specifici gruppi sociali. Esso interviene nella definizione del rapporto tra identità e diversità e, in quanto tale, assume significati diversi a seconda del modello societario di riferimento: può essere strumento di difesa della propria cultura di appartenenza oppure strumento di emarginazione oppure strumento di pre-comprensione o anticipazione della realtà. (Fonte: Mazzara, 1997 e 2001; Allport)