Radicalizzazione
La radicalizzazione è un processo graduale che accoglie, da un lato, coloro che sono disposti a utilizzare la violenza (o che sono disposti ad appoggiare coloro che utilizzano la violenza per loro conto) per ottenere cambiamenti nella società. Dall’altro lato, vi sono coloro che tentano di cambiare la società (o accettano che altri cambino la società), senza però ricorrere alla violenza, oppure senza desiderare di stravolgere le istituzioni democratiche nella loro totalità. La radicalizzazione coinvolge scelte e predisposizioni principalmente individuali: è causata da una molteplicità di fattori, e implica dei cambiamenti nelle abitudini e nei comportamenti. Vi è chi imputa la radicalizzazione a cause complesse, come l’alienazione sociopolitica; la difficoltà di gestire le innovazioni imposte dalla globalizzazione e le pratiche religiose negli spazi dislocati; le reazioni suscitate dalla politica estera. La radicalizzazione riguarda i dispositivi individuali (dimensione micro); il rapporto con i gruppi sociali immediati e/o significativi (dimensione meso) e il posizionamento nello spazio politico e internazionale (dimensione macro).
Ramadan
Tra i cinque pilastri dell’Islam, vi è quello che prescrive il digiuno nel mese di Ramadan, il nono mese del calendario lunare islamico. Il digiuno assolve tre funzioni: quella spirituale, quella fisiologica e quella sociale. Chi segue il digiuno non può mangiare, né bere, durante le ore del giorno, per ventinove o trenta giorni. Il digiuno nel mese di Ramadan è obbligatorio da quando si raggiunge la pubertà in poi. Bambini, anziani, donne incinte e malati sono dispensati dal Ramadan: possono digiunare in seguito, oppure compensare donando cibo ai più poveri. Tenendo sotto controllo i bisogni umani, l’individuo può avvicinarsi maggiormente al divino e alla dimensione spirituale. Il mese di Ramadan libera i seguaci dalle imposizioni del consumo e aiuta a stabilire una nuova routine quotidiana. Il digiuno si accompagna all’attenzione agli altri – ad esempio, nelle varie forme del dono – e a un comportamento sostenuto, atto ad evitare conflitti, in cui si affina il riguardo verso le relazioni interpersonali.
Religione
La religione lega l’individuo a quanto egli ritiene sacro, attraverso un insieme di credenze, riti e sentimenti. In un’epoca post-moderna e globalizzata, la religione non è solo questo, e non è neanche più, esclusivamente, un legame con un’istituzione, ma riguarda il display pubblico della cultura, la definizione autonoma della propria identità, il legame con i territori di origine e i meccanismi di integrazione con le società autoctone. Insomma, la religione investe il legame tra passato e presente, locale e globale, qui e altrove. L’Islam nasce alla Mecca, nella Penisola Arabica, all’inizio del settimo secolo. Non diversamente dalle altre religioni, questa si compone da un sistema di credenze che presenta dei principi ben definiti, ha una sua coerenza interna e manifesta una concezione specifica di umanità (Fonte: Ramadan, 2017).